martedì 7 agosto 2012

spaccata da un milione di glubuli rossi

...solo, esci di casa, con mille pensieri in testa e mille idee su come risolvere le cose, su come cominciare a ricominciare. Sei incazzato, perchè fai il possibile, e il possibile poi non basta. Sei stupido perchè quello che hai è nelle tue mani e solo tu puoi allungare le dita e prendertelo. Ti senti idiota, perchè lo stomaco ti si spacca in mille pezzi, perchè sei uno stronzo e sai che la colpa è tua. Tua si, perchè non fai niente, ti lamenti e basta.
Poi ti fermi, in silenzio, e ti guardi intorno e non c'è niente, un film muto che scorre. 

E li ti senti fottutamente "uno", nonostante provi ad ascoltare canzoni cretine, prendi in mano la macchina fotografica, la serranda della finestra è aperta, non basta.
Sei solo. Anche se il pensiero c'è, in quel momento sei davvero solo con tutta l'anima che è in tumulto dentro le tue viscere. 

E non sai che fare, non sai dove andare e come poterti sentire meglio. Non ce la fai, ti guardi allo specchio due minuti e poi scappi via, sentendo la puzza di sporco sotto gli occhi.
Leggi una poesia, e ti viene da piangere. 

Vedi una foto e ti viene il magone. 
Pensi a una strada e ti viene la malinconia.
Ascolti un suono dal telefono e ti viene il batticuore.
Ma dopo cinque minuti torni solo. 
Perchè forse oggi solo ci sei per davvero, fisicamente, seduto su quello sgabello, davanti a qualche sguardo felice che danza su una spiaggia di notte. Abiti bianchi, colorati e sabbia sotto i piedi.
Oggi va così... e non ne posso più.
Non posso. Un medico mi ha diagnosticato una spaccata da un milione di glubuli rossi.


S.

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