lunedì 16 aprile 2012

quando finisce l'assenzio comincia il dolore...

il dolore, un termine che vaga nella mia mente molto spesso in questi mesi, e a cui non riesco nella maggior parte dei casi a dare una risposta logica.
sai però che una mattina ti svegli, vai in cucina, prepari la macchina del caffè e quando vai a premere il bottone del gas senti solo il soffio e l'odore di fogna. non vedi la scintilla partire, non vedi la fiamma accendersi. all'inizio non te lo spieghi, stropicci gli occhi e riprovi.
fogna. premi e di nuovo fogna. fogna.
esci dalla cucina e vedi tua madre in vestaglia piangere e guardare il vuoto, e forse li inizi a renderti conto. la luce è andata via, "staccata" di netto, zac!
e li è proprio fogna allo stato puro.
il caffè non lo prendi più e inizi a ripensare a quel dolore di cui ti facevi mille idee. questo è dolore? un contatore della luce buttato giù.
e allora ricominci, prendi le tue cose, qualche mutanda, pigiama, piumone e cuscino, spazzolino, computer, e vai nella casa di sotto, dove c'è luce. tanto che quella luce dopo un giorno ti appare quasi come una speranza, ti appare quasi come una pace interna.
e non è più fogna.
poi vendi un anello, chiedi un prestito a una sorella e paghi quella cazzo di bolletta.
e quando torna la luce, forse un pò di fogna è rimasta.
o si chiama dolore?

S.

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