venerdì 28 dicembre 2012

e ci ripensi

...ti dispiace, ti dispiace da morire ogni cosa che vedi accadere intorno a te, e nonostante vuoi cercare di pensare positivo, pensare a speranze, le uniche cose che riescono a farti ridere sono parole in inglese.
Ti succede di tutto, da un lavoro che non ti rinnovano, da una signora che ti augura buon anno dicendoti "brutta cosa la solitudine" a una madre che ami e vedi perdere tutto intorno a lei, un fratello piccolo che vedi sempre lontano, una vita in questa città che ti fa sentire vuoto, perso, inutile.
Ti chiedi a cosa serva parlare, spiegare, cercare.
Ti rendi sempre più conto che non è questo il tuo posto, che qui non puoi viverla la tua cazzo di vita da solo e in libertà.
Ma io da solo non la vedo la mia vita, la voglio con lei, perchè è il centro di tutto.
La mia vita fuori da qui è con quei capelli rossi, dove cercherò rifugio nei miei momenti no, dove proverò felicità nei miei giorni più belli.
E mi chiedo sempre più i motivi che possano spingere a portare rancore verso di me, mi domando perché proprio io, perché chi amo non capisce cosa sto passando. Quelle persone dovrebbero darti una pacca sulla spalla e dire vai, contano ancora su di te in prima persona, convinti che un sabato da cameriere risolva tutto questo casino che c'è intorno.
Ma non è giusto questo cazzo, io non lo accetto più. 
Non posso.. non posso ora che vedo un pò di luce davanti a me.
No, mi rifiuto.
...io ti aspetterò all'infinito.. ti amo anche così.

S.

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