giovedì 11 ottobre 2012

auff

Ottobre è il mese più strano dell'anno, penso questo da molti ormai. E' quel periodo in cui non sai davvero cosa succede, cosa porterà il freddo e sopratutto hai visto passare le calde giornate velocemente che non ricordi più niente.
Beh ecco, io forse questa estate la ricorderò per sempre, per l'intensità, la difficoltà e tutto quello che mi è capitato. Sono stati mesi difficili, con la testa nel pallone più totale e con una sola idea sicura.
Si passava dalla felicità alla tristezza più assoluta, alla solitudine e al sentirsi perso totalmente nel vuoto. Mi sono sentito solo come non mai in tanti giorni. Ho capito cosa vuol dire essere disperato nel vero senso della parola, sopratutto quando ti accasci solo su un divano con gli occhi persi nel vuoto senza sapere come rialzarti.

Ho provato la gelosia. Ho provato la violenza.
Ho provato il vuoto più totale, quello che va oltre il bianco, o il nero. Ho provato cosa vuol dire essere sordo. E cieco. Muto.
Ma in tutto questo disastro, mi sento in dovere di dirvi che la speranza c'è, che se volete la forza è dentro di voi, pur con un fegato di scorta, potete trovarla.
E così io ho scoperto dietro un sorriso e morbidi capelli boccolosi, che la vita rinasce, che dalla pietra viene sempre fuori un germoglio, che quando alzi il volume della musica girando quella rotella una nuova melodia torna a suonare.
Più forte di prima.
Più bella.

Più pulita.
Più.
E stasera, nonostante sento il suo odore ovunque, mi manca.
E io, col mio fegato nuovo, non posso farci niente.
Semaforo rosso.


S.

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